Ponte di Legno / Incudine / Mola / Mortirolo / Pianaccio / S.Clemente / Stadolina / Ponte di Legno
Mortirolo, un nome reso famoso dalle imprese di Pantani, diventa un fantastico e completo tour off road. L’itinerario si snoda in buona parte tra gli alpeggi della panoramica dorsale a cavallo tra Valtellina e Alta Vallecamonica.
Quick Info
- Periodo consigliato: giugno/ottobre
- Lunghezza: km 70
- Dislivello in salita: m 2.100
- Pendenza media in salita: 9 %
- Tempo medio di percorrenza: h 6.00
- Asfalto: 65 %
- Sterrato: 30 %
- Mulattiera: 5 %
- Difficoltà: MEDIA
Da Pontedilegno, scendere lungo la ciclabile dell’Alta Valle Camonica sino al suo termine, in località Fontanacce di Vezza d’Oglio. Attraversato il ponte sul fiume Oglio, girare a destra e percorrere la vecchia strada sterrata della Valle Camonica (Via Valeriana – di interesse l’antico ponte “del Salto del lupo” sul fiume Oglio) sino a Incudine. Continuando sulla S.S. 42 per circa 1,5 Km, girare a dx al bivio per Monno. Dopo 500 m di salita si imbocca la sterrata che, dapprima in discesa, conduce alla bellissima chiesetta di S. Brizio, e poi in falsopiano, continua sul bel versante solivo sino ad attraversare i nuclei rurali di Edolo e giungere all’intersezione con il tornante destrorso di una strada asfaltata. Qui ha inizio una lunga salita (circa 9 Km) lungo la bella e poco trafficata strada che, con pendenza regolare, porta agli scenografici prati di Mola (1.700 m). Attraversato l’alpeggio, la strada diventa sterrata e prosegue con bei saliscendi sino a Coren, ove una decisa salita conduce alla frazione Bagno, ottimo punto panoramico sull’ampia conca di Guspessa. La sterrata prosegue in falsopiano per altri 4 Km sino al pittoresco Laghetto di Guspessa, ove incrocia la strada, asfaltata ma altrettanto piacevole e panoramica, che da Trivigno porta al Mortirolo. In quest’ultima località i più curiosi, con breve deviazione (circa 1,5 Km), potranno raggiungere il Lago del Mortirolo per una gradevole sosta. Recuperate le energie si prosegue verso est lungo la strada che porta al Pianaccio. Da non perdere in questo tratto le fioriture dei rododendri a luglio e dell’erica in settembre; con brevissima deviazione a destra si possono anche visitare le trincee poste alla base Monte Pagano. Ripreso il percorso, dopo poche decine di metri dallo scollinamento si devia a sinistra lungo la strada forestale che conduce alla Malga Val Bighera; qui una impegnativa mulattiera permette di scendere in Val Grande. Con piacevole sterrata ci si porta sul lato opposto della valle e, continuando a mezzacosta, si raggiunge dapprima la chiesa di S. Clemente (di notevole interesse il Campanile del XII sec.), e poi, lungo il nuovo percorso “Carolingio” si raggiunge Stadolina. Attraversato in discesa l’abitato, si sottopassa la statale e si raggiunge il fondovalle, ove si ritorna a Pontedilegno.